Eleonora Giorgi si apre sul percorso che sta affrontando contro la malattia, e rivela dettagli sulla caduta dei capelli.
Ospite a Estate in Diretta, condotto da Nunzia De Girolamo, Eleonora Giorgi è tornata a parlare della sua lotta contro la malattia. Dopo la recente operazione, infatti, l’attrice sta continuando con la chemioterapia che presto potrebbe portarla a perdere i capelli. Ecco che cosa ha rivelato.
Eleonora Giorgi: “Ho bisogno di bontà ”
L’attrice, ospite di Estate in Diretta, con il suo immancabile sorriso, ha rivelato di avere dei momenti in cui si sente molto fragile.
“Ora che sono molto malata ho bisogno di bontà . Se uno deve uscire di scena deve farlo con la bontà ” ha rivelato Eleonora Giorgi.
Sul cambio look, ha raccontato: “Ho un nuovo look di capelli. Mi vedi i capelli meno folti? Dopo sei mesi di chemio, non cadevano, adesso ho cambiato chemio e ora pare che potrebbero cadere. Quindi mi sono fatta bionda e ho detto ‘se mi devono cadere i capelli, che mi cadano da biondi’. Sono andata e ho detto ‘fammi bionda’. Adesso devono cadere e io sto preparando dei cerchietti con la frangia“.
Eleonora Giorgi: “Sfido il male”
L’attrice, a proposito della malattia, ha raccontato: “Sono mesi che vivo circondata d’amore, da quando ho parlato della malattia mi hanno scritto migliaia di persone. Un insieme di persone che mi fanno doni, mi stanno vicino, mi scrivono. Poi anche nelle cliniche ho trovato staff di persone molto umane, pazienti, dolci. Sono nelle mani della scienza, perché ogni giorno ci sono delle conquiste. Di sicuro parlarne aiuta. Anche perché c’è una quantità inaccettabile di giovani nella mia situazione, io alla fine sono vecchia. Se non avessi il nipotino e i figli direi ‘pazienza’“.
Ha, inoltre, aggiunto: “Se ho reagito con forza? Diciamo che sfido il male, come con i capelli. Cascano? Cascano biondi! Però lui è tremendo, il tumore al pancreas è questo. Lui sta nel sangue quando ti operano, comincia a viaggiare, si va a seminare. Quindi abbiamo dovuto cambiare chemio, un’altra tanto robusta. Questo perché dobbiamo scongiurare che vada ad attecchire altrove. Però ridere è importante. Come sto ad otto mesi dalla diagnosi? Sono un po’ fragile lo confesso, ho momenti di debolezza. Piango lacrime di sangue quando penso che potrei andarmene e penso ai figli e al nipote. Tutti abbiamo una data di scadenza“.